Soleterre è una fondazione che dal 2002 lavora per il riconoscimento del diritto alla salute nel suo significato più ampio di benessere psico-fisico dell’individuo. Per questo, da oltre 10 anni portiamo avanti il programma Work Is Progress dedicato all’integrazione socio-lavorativa di persone vulnerabili, che raggiunge annualmente più di 400 utenti, di cui il 90% di origine straniera. Centro della nostra azione è la Lombardia, in particolare la Città Metropolitana di Milano e le province limitrofe. Il nostro impegno per l’integrazione lavorativa di richiedenti e titolari di protezione ci ha portato nel 2022 a ricevere il marchio WeWelcome: un riconoscimento per noi molto importante – ottenuto anche nel 2023 – così come è stato importante entrare a far parte del Welcome Net, la rete che riunisce tutti gli enti il cui impegno sul tema è certificato da UNHCR.
Abbiamo avuto modo di sperimentare l’importanza del network proprio nel 2022, quando abbiamo avviato una partnership con un prestigioso gruppo della moda. L’intervento era particolarmente ambizioso: facilitare l’inserimento lavorativo nella Maison del gruppo di rifugiati con alte competenze, testando un modello che fornisse una possibile risposta al problema dell’over-qualification dei cittadini stranieri in Italia. Il proposito era importante ma complesso, vista la dislocazione estremamente varia dei luoghi di lavoro che andavano da grandi città a borghi di provincia. Gli stessi profili, molto specifici per competenze ed esperienze richieste, necessitavano di una selezione su larga scala.
L’integrazione lavorativa è un processo che si sviluppa localmente, in connessione con un territorio specifico e con tutte le altre dimensioni di vita dell’individuo. Tutti noi che ogni giorno ci impegniamo per facilitare l’occupazione delle persone, lo facciamo in stretta connessione con una rete locali di enti e servizi e con una vicinanza anche fisica agli utenti dei nostri servizi. Il radicamento locale, da forza e garanzia di efficacia, rischiava però di trasformarsi in un limite per questo intervento.
Il Welcome Net è stata una risorsa vitale per connettere diverse dimensioni locali a favore di processi di integrazioni globali. E’ stato innanzitutto uno spazio di condivisione di obiettivi e metodi: la sua attivazione attorno al progetto portato da Work Is Progress ci ha permesso di avere un confronto con tutti gli altri aderenti che, nella pratica, si è tradotto nel permettere a più persone titolari di protezione di candidarsi ai percorsi di inserimento previsti. Non solo: la possibilità di confrontarsi con operatori che conoscevano la storia, le risorse e le competenze dei candidati ci ha permesso di immaginare insieme a loro percorsi di senso verso un’integrazione duratura. In ultimo, grazie al Welcome Net e agli enti che ne fanno parte, abbiamo potuto concordare modelli di supporto condivisi quando i placement sono andati a buon fine.
Il lavoro è infatti connesso con tanti altri fattori che ne possono influenzare nel bene e nel male gli esiti: la casa, la logistica quotidiana, la lingua, sono elementi che devono essere considerati quando si vuole impostare un percorso di inserimento lavorativo. La stessa dimensione dell’integrazione sociale, sicuramente più difficile da definire e misurare, è precondizione per qualsiasi integrazione economica di successo. Il Welcome Net è stato uno spazio di connessione per poter avere cura degli inserimenti lavorativi, prestando la dovuta attenzione anche alle componenti personali e sociali. Perché l’integrazione è tale solo se riesce ad abbracciare tutte le dimensioni di vita della persona.
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