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Clarisse Judith è arrivata in Marocco dopo un lungo viaggio via terra dal suo Paese, la Costa d’Avorio, in fuga della guerra civile. Con lei, il giovanissimo nipote, un bimbo di pochi anni. In Marocco ha trovato una nuova casa e una nuova famiglia: le difficoltà di regolarizzazione si sono risolte in tempi relativamente rapidi, con uno status di Rifugiata – abbastanza raro in Marocco e non semplice da ottenere – e con l’avvio di una piccola impresa di ristorazione africana, finanziata da un incubatore partner di Soleterre e gestito da un’altra organizzazione.

Oltre ad essere diventata imprenditrice, Judith è anche Presidente di una realtà associativa che è stata accompagnata direttamente Dall’Hub Es.Maroc nell’ambito del programma Work Is Progress: le giovani organizzazioni locali, infatti, hanno l’opportunità di frequentare tre corsi trimestrali (Scrittura progetti, Comunicazione organizzativa, Fundraising associativo) realizzati con modalità online a distanza dalla “Scuola per la professionalizzazione delle associazioni locali”, partita nel 2018 assieme alle altre attività dell’Hub e giunta ormai alla quinta edizione.

Dopo aver frequentato i 3 mesi di formazione e-learning e aver presentato la sua “idea progettuale” a una giuria di esperti, Judith ha ottenuto un finanziamento per creare una Casa di accoglienza per donne migranti in situazione molto precaria. Le donne accolte dell’associazione vengono anche supportate nel percorso di integrazione lavorativa, attraverso l’attivazione di stage, in attesa che la loro situazione divenga più stabile.

Judith è una donna forte, conosciuta anche dai media per il suo impegno in sostegno delle persone migranti. La sua associazione è attiva nel territorio di Rabat e collabora con il nostro Hub, presso il quale ha sede anche il suo ufficio amministrativo.

 

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