Charaf è un giovane ragazzo nigeriano titolare di asilo che vive in un centro di accoglienza alla periferia di Milano. Al Paese d’origine ha sempre lavorato come muratore, ma in Italia fatica a reimpiegarsi in questo settore, che spesso gli offre solo opportunità di lavoro irregolare e discontinuo.
Charaf entra in contatto con lo staff di Work is Progress all’interno della struttura di accoglienza dove vive, in cui due job counselor del programma curano i servizi dello sportello lavoro interno.
Charaf parla con loro del suo desiderio professionale, esprimendo il rammarico e la frustrazione per il mancato riconoscimento delle sue competenze professionali in Italia e per la precarietà occupazionale riscontrata nel settore edilizio. Al tempo stesso, Charaf mostra grande determinazione e desiderio di apprendere cose nuove e di qualificarsi professionalmente, ma molti dei corsi di formazione che trova in rete sono a pagamento e non può permetterseli.
In un colloquio di approfondimento con la job counselor di Work is Progress, Charaf chiede di essere supportato nella ricerca di un settore di lavoro alternativo, dove possa veder ugualmente valorizzate le sue competenze professionali, mediante lo svolgimento di un lavoro manuale, ma che al tempo stesso sia corrispondente a una figura professionale più ricercata dal mercato del lavoro. Dopo le esperienze negative di sfruttamento e lavoro in nero, Charaf infatti ambisce a inserirsi professionalmente in una grande azienda che possa offrirgli maggiore stabilità e garanzia di lavoro.
Lo staff del programma analizza con Charaf varie ipotesi di mansioni alternative a quella di muratore in questo momento ricercate dal mercato del lavoro, presentando a Charaf il quadro delle attività corrispondenti e aiutandolo a valutare, anche tramite l’uso di fotografie e video, in cosa si concretizzerebbe la nuova idea di lavoro.
Tra le figure professionali analizzate insieme, Charaf rimane molto colpito dalla figura del saldatore e inizia a documentarsi sulle varie tecniche che è possibile apprendere in questo ambito.
Charaf viene stimolato a non appoggiarsi ai suoi educatori e allo staff di programma nella concretizzazione di questo obiettivo e a cercare in prima persona opportunità formative sul territorio di Milano e hinterland che riterrebbe in linea con i suoi desideri di apprendimento.
Con l’aiuto dello staff di programma, Charaf viene quindi accompagnato nel contatto con varie realtà ed enti formativi che erogano corsi di formazione professionale per saldatori e confrontando le caratteristiche delle varie proposte formative, decide di iscriversi a un corso tenuto da una grande azienda del settore.
Il programma Work is Progress sostiene finanziariamente Charaf nell’iscrizione a questo corso e monitora il suo percorso formativo per tutta la sua durata. Le job counselor di programma hanno assidui contatti con gli insegnanti di Charaf che si dicono molto soddisfatti del suo andamento e sottolineano come l’attività di saldatore risponda alle propensioni e capacità di Charaf che già in una settimana fa grandi progressi e si dimostra appassionato.
Al termine del percorso, la divisione formativa dell’azienda che ha erogato il corso chiede di ricevere il curriculum di Charaf per valutare possibilità di inserimento in tirocinio al suo interno o tramite altre aziende in rete.
Charaf è contentissimo e già sogna di poter affiancare a questi primi apprendimenti, la formazione su nuove e più complesse tecniche della saldatura.
Adesso non è ancora un saldatore finito, ma è pronto per muovere i primi passi in questo settore di lavoro, per continuare a esercitarsi e acquisire sempre maggiore dimestichezza nell’uso degli strumenti. Lo staff di Work is Progress continuerà a supportarlo anche in questo: continuate a seguirci per conoscere lo sviluppo della storia!