Corsi di formazione professionale, Ricerca Attiva del Lavoro, job counselling, direct matching, tutoraggio; incontri informativi e di sensibilizzazione con associazioni di categoria, consulenze individuali per imprese che assumono manodopera straniera; networking e creazione di capitale sociale, servizi di orientamento, informazione e sviluppo del business.
TIPOLOGIA DI INTERVENTO
BENEFICIARI
40 rifugiati/richiedenti asilo, 20 imprese italiane/rappresentanti di associazioni di categoria, 6 imprenditori migranti di Milano e dell’hinterland, incluse le province di Monza e Brianza.
IL CONTESTO DI INTERVENTO
Secondo i dati del Ministero dell’Interno le richieste di asilo presentate nel 2020 hanno toccato quota 27mila, un numero in calo rispetto all’anno precedente (-38%). Tuttavia, nell’anno segnato dalla pandemia si registra un aumento degli sbarchi (34mila contro 23mila nel 2018 e 11mila nel 2019) stando al XXVI Rapporto Ismu sulle migrazioni.
Sul fronte lavoro, lo stesso documento indica che il tasso di occupazione degli stranieri è del 61% e subisce una lieve flessione a causa dell’andamento negativo di quello femminile, mentre il tasso di disoccupazione è del 13,8% (contro il 9,5% degli italiani). La crisi sanitaria ha avuto l’effetto non soltanto di rivelare la precarietà e la vulnerabilità dei migranti sul mercato del lavoro, ma anche di rafforzarle. Si stima che ai rifugiati servono 15 anni o più per raggiungere tassi di occupazione simili a quelli degli italiani. Inoltre, la possibilità per i rifugiati di inserirsi nel mercato del lavoro sembra diminuire sensibilmente rispetto agli altri migranti e ai nativi, se restano disoccupati o inattivi per lungo tempo.
Un altro problema è dato dalla durata delle procedure di riconoscimento d’asilo: i tempi, spesso lunghi, impattano negativamente sul futuro tasso di occupazione dei rifugiati. Come gli altri migranti, la maggior parte dei rifugiati lavora a tempo pieno e ottiene un’occupazione più stabile con il trascorrere del tempo, ma è anche più propensa ad accettare posti di lavoro meno qualificati rispetto alle proprie competenze e ai propri titoli.
Questa dinamica, comune a tutti i paesi europei, si innesta in Italia su un mercato del lavoro dei cittadini stranieri già ampiamente caratterizzato da una diffusa segregazione orizzontale e verticale, che si concretizza in una elevata concentrazione in mansioni poco qualificate e remunerate, in cui è facile imbattersi in comportamenti discriminatori da parte dei datori di lavoro col rischio di svolgere un’occupazione irregolare. Inoltre, il lavoratore straniero ha significative differenze retributive con i lavoratori italiani: il suo salario è pari ad un terzo di quello degli autoctoni.
La provincia di Milano, dove si realizza il progetto, è un osservatorio particolarmente importante: nel 2020 si calcolano sul territorio circa 3mila richieste di asilo, di cui solo 940 sono i riconoscimenti accettati, un dato in calo rispetto agli anni antecedenti ma pur sempre tra i più alti in Italia. La temporaneità dello status fa sì che tale sottopopolazione sia anche caratterizzata da una ridotta anzianità migratoria, che produce peggiori condizioni relative ai livelli di integrazione economico-lavorativa e socio-territoriale.
Per questo motivo, il progetto WORK & ENTREPRISE 4 INTEGRATION (W&E4I) mette in campo una strategia di supporto integrale rivolta a cittadini rifugiati e richiedenti asilo, prevedendo percorsi di inserimento lavorativo, di supporto all’imprenditorialità e di assistenza individuale personalizzata. Per facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro secondo standard qualitativi adeguati, inoltre, promuove il coinvolgimento del mondo datoriale con attività specifiche.
LE ATTIVITÀ
Il progetto Work&Enterprise4Integration si svolge a Milano città, hinterland milanese, incluse le province di Monza e Brianza, e si pone i seguenti obiettivi:
1) Promuovere un processo efficace di integrazione nel mercato del lavoro dei rifugiati/richiedenti asilo, offrendo e sperimentando percorsi diversificati e secondo un approccio multidisciplinare;
2) Supportare il rafforzamento e la resilienza delle attività imprenditoriali guidate dai rifugiati, attraverso attività di networking, sviluppo delle abilità personali e del capitale sociale;
3) Promuovere la mobilitazione dei datori di lavoro sul tema, costruendo una maggiore consapevolezza sui benefici economici e sociali dell’integrazione economica dei rifugiati e decostruendo gli stereotipi prevalenti che creano discriminazione sul luogo di lavoro.
Inoltre, il progetto prevede la messa a disposizione di servizi multidisciplinari per i beneficiari tramite consulenze individuali svolte dal team multidisciplinare di Soleterre, al fine di evitare che situazioni di sofferenza psicologica, problematiche familiari o altre eventuali vulnerabilità ostacolino il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Tali obiettivi vengono raggiunti applicando una strategia di supporto integrale, targettizzata su ogni singolo individuo coinvolto, svolgendo le seguenti attività:
1.1) Identificazione e selezione: individuazione dei beneficiari attraverso il network di Soleterre (oltre 200 membri tra enti non profit, profit e istituzioni); svolgimento di colloqui individuali col fine di indagare la situazione personale e orientare verso i diversi servizi offerti;
1.2) Formazione professionale e in tema di Ricerca Attiva del Lavoro: organizzazione di 3 corsi di formazione professionale in ambiti che garantiscano concrete possibilità di inserimento lavorativo e, parallelamente, 3 corsi di Ricerca Attiva del lavoro e percorso individuali di job e career counselling per incrementare le possibilità di placement;
1.3) Inserimento lavorativo: A seguito dei corsi sopra citati, 15 partecipanti, selezionati in base alla motivazione e partecipazione, sono inseriti in tirocini della durata minima di 3 mesi; mentre i profili più appetibili per il mercato del lavoro sono seguiti tramite attività di direct matching (ricerca vacancy, supporto in fase di colloquio, inserimento e stabilizzazione del rapporto);
1.4) Tutoraggio per l’intera durata del programma: percorso di supporto individuale sulla base delle necessità espresse dai beneficiari, finalizzato a assicurare la loro tenuta sia nel corso del processo formativo che nel percorso lavorativo;
2.1) Incontri informativi e di sensibilizzazione con associazioni di categoria: organizzazione di 2 workshop rivolti alle associazioni di categoria con finalità di sensibilizzazione sulle problematiche connesse al fenomeno migratorio e offerta di strumenti concreti per gestire ambienti di lavoro multiculturali, sia da un punto di vista legale/burocratico che di diversity management;
2.2) Consulenze one-to-one a supporto delle aziende che assumono manodopera straniera: erogazione dei servizi del progetto in forma individuale alle imprese che ne fanno richiesta, attraverso consulenze offerte dall’equipe multidisciplinare di Soleterre;
3.1.) Networking e creazione di capitale sociale: svolgimento di incontri e workshop finalizzati alla conoscenza, collaborazione e sostegno reciproco tra imprenditori rifugiati e tutti gli stakeholders più rilevanti del mondo imprenditoriale (associazioni di imprenditori, Camera di Commercio, servizi pubblici per l’impiego, reti di supporto aziendale, agenzie di formazione, etc.);
3.2) Servizi di orientamento, informazione e sviluppo del business: svolgimento di almeno 3 workshop rivolti ad aspiranti imprenditori o imprenditori rifugiati/richiedenti asilo, con la partecipazione delle associazioni di categoria, dedicati ad argomenti rilevanti di carattere burocratico/legale (l’apertura della partita IVA, gli strumenti del credito, la partecipazione ai bandi di finanziamento etc.).