Il cosiddetto “quadrilatero” di San Siro è il più grande quartiere pubblico milanese gestito da Aler, composto da 6.135 alloggi (di cui 800 occupati abusivamente) e una popolazione di oltre 11 mila residenti ufficiali. Con il 56% dei residenti di origine straniera, 84 nazionalità diverse, una netta prevalenza di quelle nordafricane (67,2%), un’assegnazione degli alloggi che privilegia soggetti e famiglie in situazione di fragilità.
Le donne di origine straniera sfuggono alla rete dei servizi e sono estremamente difficili da intercettare e coinvolgere. Vivono isolate, spesso chiuse nella sfera domestica o in gruppi ristretti di connazionali. L’isolamento e la mancanza di accesso ai servizi fa sì che molte di loro parlino poco l’italiano, nonostante siano nel nostro paese da molti anni. Gli ostacoli che le donne straniere incontrano sulla strada dell’integrazione nella società ospitante si riflettono sul percorso dei figli, un circolo vizioso di marginalità ed esclusione che si tramanda da una generazione all’altra.
A fronte di un’indagine condotta sul territorio di San Siro, che ha coinvolto 75 donne, il 40% di loro identificava proprio nell’avere figli il maggiore ostacolo ad ottenere un lavoro, il 21% attribuiva la difficoltà alla mancanza di informazioni adeguate, sempre un 21% sentiva il proprio essere straniero come una forte limitante e il 18% segnalava invece la mancata adeguatezza delle competenze possedute rispetto a quelle richieste sul mercato del lavoro.
A questo proposito, e grazie al progetto Women4Integration, nei primi 6 mesi del 2022 il programma Work Is Progress ha raggiunto importanti risultati, contribuendo a migliorare la condizione delle donne migranti che vivono in questo quartiere:
Donne partecipanti ai processi di Empowerment
56
Donne coinvolte nei processi di formazione
51
Donne che hanno ricevuto supporto individuale e servizi multidisciplinari
42
Per saperne di più, consulta la pagina del progetto WOMEN4INTEGRATION