Jamila è tunisina e si è trasferita a Milano nel 2004 per ricongiungersi al marito, con cui ha avuto 2 figli, che oggi hanno 12 e 11 anni. Dopo periodi vissuti tra l’Italia e il suo paese di origine, la donna è tornata di recente a Milano per sostenere il marito che, nel frattempo, si è ammalato e ha perso il lavoro.
Abitando nel quartiere San Siro, dove ha sede il Centro Work IS Progress, Jamila viene a conoscenza delle attività di Soleterre e ci chiede aiuto per trovare un lavoro, perché le entrate della famiglia sono limitate e lei desidera essere autonoma. La situazione però non è semplice: non ha esperienze lavorative pregresse né competenze tecniche specifiche, e deve continuare a occuparsi della famiglia. Pur chiedendo aiuto, la sua situazione la rende piuttosto diffidente e chiusa.
Il team di Work Is Progress si rende subito conto che, nonostante queste limitazioni, Jamila è una donna intelligente, che possiede adeguate competenze linguistiche e risorse personali che necessitano solo di essere ri-scoperte e valorizzate. Occorre però lavorare tanto, innanzitutto sulla fiducia in sé stessa e nel suo prossimo, e sulla conoscenza del territorio in cui vive e dei servizi disponibili, affinché possa cominciare a costruirsi una rete di supporto.
La nostra job counselor la accompagna, inoltre, nella revisione del suo curriculum e nella ricerca di un ambito di suo interesse per cui possa costruire le competenze tecniche che le mancano, e la supporta sulle modalità di ricerca attiva del lavoro, in collaborazione con l’associazione Piano C. Jamila decide così di provare a lavorare nel settore della ristorazione: dopo una formazione ad hoc organizzata nell’ambito del Programma Work Is Progress, al termine del percorso risponde a un annuncio di Milano Ristorazione e viene selezionata, trovando così un lavoro part-time come scodellatrice, che le permette di occuparsi anche della sua famiglia.
Contemporaneamente, lo staff di Work Is Progress la coinvolge nelle attività socializzanti realizzate in partnership con Il Telaio delle Arti: Jamila riscopre così il piacere e l’utilità di avere delle relazioni sociali, che diventano anche occasioni di scambio e informazione. Vinta l’iniziale diffidenza, la donna partecipa anche alle uscite sul territorio per la conoscenza dei servizi e ad altre attività culturali e di svago, tra cui il Sira Festival, promosso da Il Telaio delle Arti nel quartiere San Siro, dove Jamila si offre di accogliere i partecipanti servendo il tè.
I risultati conseguiti da Jamila stimolano anche il marito, che nel giro di poco trova un impiego compatibile con le sue condizioni di salute. Oggi Jamila è molto attiva in un’associazione di connazionali, e con noi ha costruito un rapporto di amicizia e fiducia tanto che la vediamo arrivare ogni tanto nel Centro Work Is Progress di via Abbiati con piatti tipici del suo paese per esprimere, come dice lei, “la mia gratitudine”.
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