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Mettere tutte le persone nelle condizioni di trovare lavoro e di mantenerlo nel tempo: è questo l’obiettivo del programma Work IS Progress ed è questa la mission che ci guida nel progetto “Work Is Progress- Supporto all’inclusione lavorativa di pazienti ed ex-pazienti oncologici”, co-finanziato da Fondazione Cariplo e coordinato da Fondazione Soleterre, in partenariato con Afol Metropolitana e con Fondazione Human Age Institute, Fondazione del gruppo Manpower.

La nostra attività di supporto e le potenzialità del lavoro di rete nel garantire un miglioramento delle condizioni di vita di pazienti ed ex pazienti oncologici sono ben raccontati in questo articolo pubblicato qualche settimana fa su Vita.it (Lo dico o non lo dico? Il dilemma per chi deve conciliare malattia e lavoro – Vita.it). Si comprende bene come il progetto rappresenti un percorso di supporto e accompagnamento a più fasi, dai risultati significativamente e positivamente impattanti per chi si è rivolto a noi: il 40% delle persone prese in carico ha trovato un lavoro, e la nostra attività di supporto si è concentrata in particolar modo sulla fase iniziale del processo, quella che insiste sul tema dell’occupabilità.

In questa prima fase emergono bisogni diversi, alcuni più espliciti altri apparentemente latenti, che trovano risposta, nel progetto, in attività di supporto personalizzato e multidisciplinare, come quelle di supporto psicologico, di mediazione linguistica e culturale e di supporto legale.

Durante il periodo della malattia e del suo decorso infatti, l’esperienza di questa nuova condizione di difficoltà si interseca, sia per chi la vive in prima persona che per i caregiver, con l’esperienza del lavoro, portando inevitabilmente le persone a ripensare la propria professionalità.

Per riuscire a ripensarsi in una condizione nuova, che salvaguardi e tuteli a pieno il proprio diritto al lavoro e al benessere psico-fisico insieme, è importante essere messi nelle condizioni di conoscere, ed esercitare, alcune richieste fondamentali cui si ha legalmente diritto. Si tratta, ad esempio, di poter richiedere l’avvio di procedure relative all’invalidità civile, all’handicap e/o alla disabilità, procedure non sempre semplici, che coinvolgono attori diversi e sulle quali spesso non si dispone di informazioni chiare e puntuali.

Uno dei primi interlocutori del paziente per l’avvio di queste richieste, è il Medico di Medicina Generale, il quale, non solo può fornire al paziente informazioni pratiche sui passi da compiere per accedere ad alcuni servizi cui ha diritto, ma è altresì coinvolto direttamente nelle procedure di richiesta dei certificati che attestano una nuova condizione e che permettono al lavoratore di tutelarsi.

È anche per questo motivo, per favorire la creazione di un contesto in cui i pazienti, e lavoratori, siano consapevoli dei propri diritti e in cui vengano loro garantiti gli strumenti per esercitarli, che abbiamo ritenuto utile elaborare una Mini Guida rivolta ai Medici di Medicina Generale che raccoglie alcune indicazioni pratiche su come guidare gli assistiti nella richiesta dell’Invalidità e dello stato di Handicap e nell’avviamento al lavoro.

 

Seguiteci su su Facebook e Linkedin nelle prossime settimane: una selezione “in pillole” dei consigli e delle indicazioni più importanti contenuti nella Mini Guida vi aiuteranno a orientarvi in questa materie tanto complessa quanto indispensabile per garantire il diritto alla Salute e al Lavoro.

 

E per saperne di più sul progetto “Work is Progress- Supporto all’inclusione lavorativa di pazienti ed ex-pazienti oncologici”: WORK IS PROGRESS – Supporto all’inclusione lavorativa di pazienti oncologici – Work IS Progress